La Banca

Bibanca continua la forte crescita: utile netto a 28 milioni

Il Consiglio di amministrazione ha approvato oggi la Relazione semestrale al 30 giugno di Bibanca, che chiude con un utile netto di 28 milioni di Euro, migliorando del 157% (+17,1 milioni) il risultato dello stesso periodo del 2022 (10,9 milioni) e realizzando sostanzialmente in 6 mesi il risultato del 2022.

Il margine di interesse e quello di intermediazione registrano una rilevante crescita rispetto al 2022 toccando rispettivamente i 51,1 milioni (+23,2%) e i 75,2 milioni (+25,3%), con il margine di interesse che si attesta in aumento per il decimo trimestre consecutivo. I Bibankers sono 225 (di cui il 63% donne, con l’età media che scende ulteriormente a 43,4 anni), a cui abbiamo erogato in questi 6 mesi 6.071 ore di formazione.

L’attività di costante efficientamento si concretizza in costi operativi in diminuzione del 3,3%, attestandosi a 30 milioni, generando il necessario buffer per finalizzare importanti progettualità in via di esecuzione che vedranno gli effetti sul conto economico del secondo semestre.

Queste positive dinamiche si sostanziano in un Cost/Income al 37,5%, in calo di 9,7 punti su dicembre 2022 e di 13,1 punti a/a.

L’utile lordo si attesta a 42 milioni ed evidenzia una crescita del 158% rispetto al risultato del primo semestre dello scorso anno. Il tax rate è pari al 33,4%.

In crescita lo stock di crediti alla clientela a 3,3 miliardi (+6,5% rispetto al 31 dicembre 2022), con erogazioni di finanziamenti per 675 milioni (-1,5% rispetto al primo semestre 2022). Il dato del 2023, in linea con le previsioni di budget, è frutto di una forte attenzione al rischio di credito e dell’utilizzo di processi di acquisizione digitale sempre più evoluti nel comparto della Cessione del Quinto che hanno consentito il dialogo diretto tra Bibanca e la nuova clientela, oltre che direttamente con le filiali del Gruppo Bper e in affiancamento alla rete di  agenti monomandatari che ammonta a 227 unità.

Il parco Bpercard gestito da Bibanca per tutto il Gruppo Bper ammonta a 4,5 milioni di carte al 30 giugno 2023 (+237 mila carte, + 5,5%) con un transato complessivo di 15,2 miliardi di euro, in aumento su giugno 2022 di 1,45 miliardi (+10,6%).

Molto positiva la qualità del credito con sofferenze nette praticamente azzerate (0,06% l’incidenza sugli impieghi totali netti); mentre il rapporto tra il totale dei crediti deteriorati netti (NPL) e gli impieghi netti si conferma sotto all’1% (0,95%), da sottolineare la copertura degli NPL che si incrementa passando da 50,5% di dicembre 2022 al 53%.

Come effetto della selettività e attenzione alle tematiche di sovraindebitamento, il costo del credito cala allo 0,10%, contro lo 0,44% nel primo semestre dello scorso anno e lo 0,79% a fine anno.

Solida infine la posizione patrimoniale con il patrimonio netto che raggiunge 334,2 milioni di Euro.


Il Direttore Generale Diego Rossi ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti dei numeri di questa semestrale, che mette un altro tassello fondamentale nella crescita strutturale e sostenibile di Bibanca. Sono stati mesi impegnativi in cui abbiamo continuato a supportare le filiali e i canali digitali di BPER, Banco di Sardegna e Banca Cesare Ponti, mantenendo alta l’attenzione alla qualità del credito e alla relazione con tutti i nostri agenti, colleghi e clienti, che colgo l’occasione per ringraziare. Affianchiamo il Gruppo anche nello sviluppo della strategia sui servizi di pagamento attraverso l’esperienza che Bibanca ha consolidato nel corso del tempo. Siamo concentrati sulle sfide di domani: continuare a revisionare i nostri processi per migliorarli, magari digitalizzando e automatizzando, e continuare a sperimentare soluzioni innovative attraverso gli spazi che il mercato e la tecnologia costantemente ci offrono. Rafforziamo il nostro impegno sulle tematiche ambientali, sulle quali abbiamo una sensibilità particolare: l’entrata in produzione in quest’ultimo trimestre del secondo impianto fotovoltaico ci consente di ridurre al minimo il consumo di energia proveniente da fonti tradizionali”.